



Sto mettendo i colori alle tavole di Delethes. Mentre lo faccio, mi chiedo in continuazione se sono effettivamente stato in grado di scrivere e disegnare un progetto fantasy, steampunk o qualunque altra definizione possa avere una storia d'avventura non ambientata nella nostra realtà, senza risultare eccessivamente pretenzioso. L'altra sera ho visto un film: "Scanner Darkly"; negli speciali contenuti nel Dvd c'era Philip Dick che mentre lo intervistavano ad un certo punto diceva che spesso la fantascienza che si vedeva al cinema o che si leggeva nei libri di genere è un contenitore vuoto, "privo di contenuti", e che "Guerre Stellari" tolte navi spaziali e pistole laser, aveva la trama di un qualsiasi film Western. Allo stesso modo, non riesco a non pensare che inventarsi un mondo da zero, una geopolitica nuova di zecca e farcirla di personaggi che compiono azioni al limite del paradossale, rendendo tutto ciò plausibile, è un operazione relativamente facile, basta avere una discreta fantasia e un po' di pazienza.
Tutto vero, ma allo stesso tempo non mi sento frenato da queste considerazioni e continuo come un fesso a colorare else, fibbie e cimieri. Continuo ad investire tutte le mie energie nell'immaginare che aspetto possano avere delle città semoventi in fiamme, continuo a senrtirmi nelle orecchie le cornamuse di guerra....Sarò scemo?