sabato, maggio 15, 2010

Scuola di Buietto



Approfitto di questo loco, per ricordarvi che nelle edicole italiane si può fortuitamente trovare un nuovo numero di Scuola di Fumetto, con al suo interno un articolone su Valterone Buio, con delle immagini del sottoscritto.
Per me è una cosa importante, per svariate ragioni.
Ricordo che all'epoca in cui uscì il primo numero di SdF, credo fosse il 2002, forse giugno, io ero particolarmente curioso di questa nuova rivista, che presentava per la prima volta in forma cartacea, da che io sapessi, i vari trucchi del mestiere, gli sketchbook, e faceva interviste agli autori. Per me era una pacchia, anche perchè coincise con un momento della mia vita, in cui avevo deciso di fare le cose sul serio, e spaccarmi il culo veramente sul tavolo da disegno per riuscire a pubblicare.
Ora che sono passati otto anni, e io mi vedo là sopra, dopo un articolo su Dave Mckean, non dico che mi sento in qualche modo arrivato, perchè non mi ci sento proprio, e poi perchè non credo che la rivista ufficializzi, o consacri nessuno essendo e rimanendo un prodotto "di Nicchia", però un po' contento lo sono, perchè ho fermato un punto.

Abbandono qui il torpore dei sentimentalismi: mi tolgo la vestaglia di seta mossicchiata dalla brezza di primavera.
La cosa curiosa di questo numero è che è presente un plagio nella pagina degli esordienti, un tizio che ha ricalcato DiGiandomenico. A pensarci in un certo senso è una coincidenza, perchè anche l'altra volta che rischiai quasi di uscire su SdF, era quella famosa dell'altro tizio che aveva copiato Risso (o meglio fotocopiato). Era il copertinista di Real Crimes, un progetto di Studio Inventario in cui anch'io ero stato coinvolto, e del cui staff già facevo parte.
E' una coincidenza in effetti, c'ho pensato adesso.
Però è anche un occasione per dire che in effetti quando uno inizia, gli capita abbastanza normalmente di copiare. Io quindici anni fa ho fatto delle prove per Conan per la Marvel Italia, in cui avevo praticamente ricalcato le cose di Barry Windsor Smith e di Bisley: stesse pose, stessi tratteggi, cambiavano solo i capelli di Conan, che io chissa perchè avevo fatto più cotonati. Pure un po' di Dell'Agnol ci avevo messo.
Questo perchè non mi sentivo all'altezza, perchè non mi sentivo ispirato e perchè effettivamente di Conan il Barbaro non me ne fregava davvero un cazzo.
Allora perchè feci quelle prove?
Per cominciare, in qualunque modo fosse possibile: l'importante era cominciare. Per quanto stupido fosse questo atteggiamento, per quanto vuoto d'intenti, per quanta sfiga ci fosse dietro, a me interessava cominciare a fare i fumetti. Le avrei sapute fare anche senza copiare quelle tavole, ne sono convinto, ma pensavo che non avevo gusto per il taglio fumettistico, che un certo modo di disegnare appartenesse solo a quelli che i fumetti li facevano già: per questo ricalcai. Poi ho capito e ho smesso: bastò aggiustare il tiro e vedere che ero più adatto ad altri tipi di tematiche, semplicemente con il super eroistico non c'entravo nulla. Capito questo non ho più avuto necessità di ricalcare nessuno, se non come esercizio personale.
Devo dire la verità, pure ricalcare serve, anche solo a capire che sei uno stronzo, ma serve; fa parte del "background", come dicono i truzzi. E' come limonare tra maschietti quando c'hai dodici anni e vuoi fare palestra pensando ai baci veri con le tipe. Però tutto sommato non è per nulla divertente. E poi rischi di essere frainteso.

Stop.

martedì, maggio 04, 2010

Trois souhaits Trailer!




In occasione ella sortita del mio librone in Francia, Glènat si è messa a dispozione per creare una "Bande annonce" di "Trois Souhaits". Consiglio di vederlo direttamente da Dailymotion, che qui Blogger mi taglia un po' lo schermo. Sembra vero eh?

Il libro esce domani e per chi di voi conoscesse il francese sono già disponibili online delle recensioni.

www.sceneario.com
www.coinbd.com
www.bdgest.com

Come dire, qui si fa sul serio, mica pizza e fichi.