mercoledì, febbraio 21, 2007

si prosegue






Sto mettendo i colori alle tavole di Delethes. Mentre lo faccio, mi chiedo in continuazione se sono effettivamente stato in grado di scrivere e disegnare un progetto fantasy, steampunk o qualunque altra definizione possa avere una storia d'avventura non ambientata nella nostra realtà, senza risultare eccessivamente pretenzioso. L'altra sera ho visto un film: "Scanner Darkly"; negli speciali contenuti nel Dvd c'era Philip Dick che mentre lo intervistavano ad un certo punto diceva che spesso la fantascienza che si vedeva al cinema o che si leggeva nei libri di genere è un contenitore vuoto, "privo di contenuti", e che "Guerre Stellari" tolte navi spaziali e pistole laser, aveva la trama di un qualsiasi film Western. Allo stesso modo, non riesco a non pensare che inventarsi un mondo da zero, una geopolitica nuova di zecca e farcirla di personaggi che compiono azioni al limite del paradossale, rendendo tutto ciò plausibile, è un operazione relativamente facile, basta avere una discreta fantasia e un po' di pazienza.
Tutto vero, ma allo stesso tempo non mi sento frenato da queste considerazioni e continuo come un fesso a colorare else, fibbie e cimieri. Continuo ad investire tutte le mie energie nell'immaginare che aspetto possano avere delle città semoventi in fiamme, continuo a senrtirmi nelle orecchie le cornamuse di guerra....Sarò scemo?

venerdì, febbraio 02, 2007

Lo sapevate?




Ebbene sì, uno dei primi progetti realizzati con lo studio Inventario di Palumbo, fu il mitico, ma sfortunato "Real Crimes" edito dalla Edigold e pubblicato se non sbaglio solo a Milano, Bologna e Roma. Fu molto divertente realizzarlo e il lavoro che facemmo sulla strage della Columbine a mio parere non fu affatto male. Tre numeri che spero possano fare nel futuro la fortuna di qualche collezionista. Sapevatelo