giovedì, gennaio 20, 2011

un Buio in tre quarti (nel senso del valzer)

Non ne avete ancora abbastanza di 'ste ciance sulle copertine? se proprio non le sopportate più, sappiate che questa è la penultima volta che le subìte, poi passo a pubblicare le foto della mia infanzia, perchè non so che altro metterci sul blog.
Notavo che per la prima volta, la premiata tipografia perugina mi ha un po' scazzato i colori della copertina, ma devo dire che un pochetto di colpa ne ho anch'io, quel rosso là era effettivamente un po' troppo RGB: mi sono illuso, ci ho provato, è andata male.
Comunque, come si può evincere dalla scarsa mole di bozzetti, siamo ormai lontani dagli psicodrammi creativi del numero nove. C'era un'idea forte di base di far interagire le due epoche in cui si svolge l'episodio, gli anni trenta e l'oggi e di metterci possibilmente i due protagonisti che ballano. L'unico apporto da parte mia è stata l'idea di fare lei mentre si sfarina come se fosse fatta di carta bruciata.
Che altro dire? Mi sono visto un po' di foto di gente vestita strana che balla, per capire in che modo si potesse dare l'idea che quella posizione lì, fosse effettivamente quella del valzer, e non tango, ne' capoeira.
A voi il giudizio.
















4 commenti:

michele benevento ha detto...

chi va al mulino, si sfarina... si sa...
bella, compare.

neim ha detto...

non posso non dirlo... che bella questa copertina!

Tiz ha detto...

Struggente ed inquietante. Davvero meravigliosa

sergio gerasi ha detto...

Devo dire che già tutte le precedenti della serie erano bellissime, ma qui si arriva al capolavoro.